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Rischio di biocontaminazione in lavanderia, con G.L.S. Lavanderie non esiste!

Tutto ciò che è presente in una lavanderia è potenzialmente contaminato da agenti microbici. I prodotti tessili in ingresso rappresentano la sorgente primaria di contaminazione perché, oltre ad essere sporchi macroscopicamente (ad esempio con macchie e /o residui di cibo e fluidi biologici), lo sono anche microscopicamente per la presenza di germi e virus potenzialmente patogeni.

Oltre a questa fonte di contaminanti sono da annoverare anche altre sorgenti secondarie quali carrelli, casse di trasporto e superfici non correttamente pulite, aria confinata e addetti.

Per ridurre l’effetto di questo fenomeno è necessario igienizzare i tessili contaminati e le sorgenti secondarie gestendo opportunamente queste ultime, al fine di evitare una successiva contaminazione dei tessili puliti.

Come conseguenza delle problematiche rilevate, si riconosce il grande interesse che G.L.S. Lavanderie nutre per quanto riguarda l’aspetto della biocontaminazione e di tutte le sostanze e i procedimenti atti ad assicurare la qualità del servizio e l’igiene dei tessili riconsegnati, nei quali non deve essere più riscontrabile la presenza di contaminazione.

Una corretta applicazione del sistema qualità per una lavanderia adottato da G.L.S. Lavanderie consiste nella sua capacità di riconsegnare al cliente biancheria piana e indumenti ben “puliti” entro 24 ore e nell’erogazione di un servizio completo, integrandosi in armonia con l’amministrazione della struttura sulla base delle sue esigenze.

Al fine di ottenere prodotti caratterizzati sotto il profilo microbiologico, nell’ambito del Comitato Europeo di Normazione (CEN), è stata elaborata la norma tecnica UNI EN 14065“Tessili trattati in lavanderia – Sistema di controllo della biocontaminazione”. L’attuazione della suddetta norma tecnica è volontaria e nasce proprio dall’esigenza di G.L.S. Lavanderie di attuare un sistema di gestione in grado di fornire un livello di qualità microbiologica compatibile con la sua applicazione nel settore del tessile. Essa si fonda sulla valutazione del sistema di analisi dei rischi e controllo della biocontaminazione (Risk Analysis and Biocontamination Control – RABC), basata essenzialmente su principi di carattere preventivo, finalizzati a garantire continuamente la qualità microbiologica dei tessili trattati. Il sistema RABC è applicabile ai tessuti trattati in lavanderia e riguarda l’intero processo, dalla raccolta degli articoli sporchi fino alla consegna dei prodotti pronti all’uso.

I nuovi concetti imperativi di igiene, di qualità, di sicurezza e di produttività sono problemi importanti da gestire e controllare.

Con l ’applicazione volontaria della norma europea UNI EN 14065:2004, G.L.S. Lavanderie, controllando le fasi critiche del trattamento nelle quali la biancheria è soggetta a possibili biocontaminazioni, va oltre il “buon lavaggio” per arrivare a garantire, attraverso la conta della carica batteriologica residua, la qualità igienica del prodotto.

Con l’impiego della sopramenzionata norma tecnica, G.L.S. Lavanderie raggiunge, quindi, due importanti obiettivi: la massima decontaminazione e l’assenza di ricontaminazione dei tessili lavati.

Il funzionamento di una lavanderia sanitaria prevede un flusso continuo di articoli tessili sporchi che giungono alla lavanderia per il trattamento e un flusso di articoli tessili puliti che partono dalla lavanderia per essere riconsegnati agli operatori.

Le interferenze fra gli articoli sporchi e gli articoli puliti devono essere evitate.

È quindi necessario effettuare un’attenta gestione del rischio biologico, così da individuare i punti critici del processo produttivo e, per fare ciò, è necessario poter disporre di strumenti idonei a questo scopo.

G.L.S. Lavanderie utilizza lavatrici a barriera sanitaria, che sono studiate in modo da offrire la giusta risposta a questa problematica: due sportelli/oblò distinti hanno la funzione di permettere il carico della biancheria sporca da un lato e di scaricare quella pulita dall’altro, evitando la ricontaminazione dei capi lavati, a garanzia di un processo di igienizzazione totale.

Il rispetto di tali procedure permetterà di ottenere una netta separazione delle aree dedicate ai flussi sporco-pulito e saranno evitate eventuali, successive manipolazioni dei tessili sia in lavanderia.

Per esigenze lavorative i sacchi di biancheria sporca, prima di essere avviati al ciclo di lavaggio, possono stazionare in apposito locale, purché lavabile e disinfettabile, situato nell’immobile.

Quando gli operatori iniziano una qualsiasi attività di manipolazione dei tessili sporchi devono indossare sempre, Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) adeguati; in particolare, guanti, indumenti e dispositivi di protezione delle vie respiratorie (facciali filtranti), in modo da proteggersi dai rischi derivanti da eventuali contaminazioni.

La cernita della biancheria sporca prima del lavaggio.

Anche in questa fase gli operatori devono indossare appositi DPI, in quanto la cernita viene effettuata manualmente.

Ciclo di lavaggio dei tessili.

Il cuore del processo della lavanderia è, ovviamente, il lavaggio che avviene in apparecchiature denominate lavatrici asettiche, ovvero con due oblò, uno per mettere lo sporco e uno sull’altro lato per estrarre la biancheria pulita. Le lavatrici asettiche sono posizionate tra l’area sporca e l’area pulita della lavanderia dove i tessili passano dalle condizioni di “sporco” e non disinfettati, a quelle di “pulito” e disinfettati.

La zona “pulito”.

In questa zona è altrettanto importante che gli operatori indossino idonei dispositivi di barriera come, guanti, indumenti e protezioni per le vie respiratorie, ma in questo caso non per tutelare il lavoratore, come accade nella zona sporca, ma per evitare la ricontaminazione dei tessili puliti.

Anche dopo il lavaggio i capi cerniti devono essere protetti da ricontaminazione.

La riconsegna giornaliera.

Alla fine del processo di lavaggio, asciugatura, stiro, piego e ricomposizione vi è la riconsegna dei capi e della biancheria piana. Grazie alla metodologia impiegata da G.L.S. Lavanderie, la riconsegna è garantita ogni giorno, senza stoccaggio della biancheria sporca, azzerando la possibilità di crescita delle cariche batteriche.

Il sistema Rfid.

G.L.S. Lavanderie è all’avanguardia: grazie al sistema Rfid la ricomposizione e la riconsegna sono rapide e corrette. Il sistema adottato consente un controllo su ogni passaggio della vita dei capi degli ospiti e della biancheria piana, per fornire sempre risposte certe e veloci.

 

Prevenzione e massima igiene, unite a un’efficienza ben collaudata, sono gli obiettivi di G.L.S. Lavanderie.